Richard Kalvar’s street photography: Heart, guts and brain
"Fotografi" publishes a long interview with the American master retracing his career and poetics, also passing by Sirmione
“Fotografi” publishes a long interview with the American master retracing his career and poetics, also passing by Sirmione
The magazine “fotografi” publishes an extensive conversation with the American master who traces a long career and a unique vision of street photography. Already the protagonist of a photography workshop in Sirmione in 2022, which Richard Kalvar himself mentions in the interview, the American photographer talks about his spontaneous approach to photographic art between irony, ambiguity and freedom of interpretation.
Article in Italian only.
“L’ambiguità è ciò che caratterizza le fotografie di Richard Kalvar che lasciano libero l’osservatore di scegliere la propria personale interpretazione. Richard ha svolto un’intensa attività affiancando il lavoro su commissione alla ricerca personale. Gli sono state dedicate molte mostre negli Stati Uniti, in Francia, Germania, Spagna e
Italia e molti libri. I suoi lavori sono apparsi su Geo, Creative Camera, Aperture, Zoom, Newsweek e Photo, e molte altre riviste. Richard è entrato in Magnum come membro associato nel 1975 e qui ci racconta quando è stato scelto; in seguito ha ricoperto la carica di vicepresidente e di presidente dell’agenzia
Le buone foto arrivano solo ogni tanto «Credo che la fotografia di strada sia il genere fotografico più difficile perché tutto è imprevedibile, noi non abbiamo
alcun controllo di quello che accade. Sappi quindi che ogni volta che scendi in strada lo farai senza la certezza di portare a casa una buona foto»[…]”.
Leggi l’intervista completa a Richard Kalvar sulla rivista fotografi