Jonas Salk, l’uomo che sconfisse la poliomielite

La storia di una delle conquiste fondamentali dell’umanità: il vaccino che sconfisse una una malattia terribile che mieteva ogni anno migliaia di vittime, soprattutto bambini. Una scoperta che non arricchì nessuno: “Il brevetto del vaccino contro la poliomielite appartiene alla gente, si può forse brevettare il sole?"

GIOVEDÌ 23 APRILE 2020 Questo articolo ha più di 1 anno

Il brevetto del vaccino contro la poliomielite appartiene alla gente, si può forse brevettare il sole”
Jonas Salk

I laboratori e le industrie farmaceutiche di tutto il mondo stanno lavorando incessantemente per scoprire il vaccino contro il COVID-19.

Nel secolo scorso, negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, un impegno simile venne dedicato alla ricerca del vaccino contro la poliomielite. La storia è molto interessante e la racconta la rivista Focus.

L’eroe degli Stati Uniti del secondo dopoguerra si chiamava Jonas Edward Salk. e non era un politico, né un militare o un attore di Hollywood, ma un medico
Il suo merito fu quello di avere scoperto il vaccino anti poliomielite, una malattia infettiva che nel secolo scorso colpiva migliaia di persone, in maggioranza bambini.

Partendo dagli studi sulla ricerca di un vaccino per l’influenza, utilizzando un virus inattivato, anziché una forma attenuata di virus, come si preferiva fare fino a quel momento., nel 1947 Salk inizia la sua corsa al vaccino anti polio sostenuto finanziariamente dalla Fondazione nazionale per la paralisi infantile, una potente organizzazione voluta da una delle più celebri vittime della poliomielite: il presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt, colpito dal virus nel 1921, all’età di 39 anni.

Dopo anni di studi nel 1952 inizia la fase di sperimentazione sugli uomini, dopo due anni l’esito è positivo: il vaccino risulta sicuro ed efficace nel 90% dei casi.

L’annuncio ufficiale arriva il 12 aprile 1955 durante una conferenza stampa in Michigan.

Salk, animato da un genuino spirito umanitario che lo aveva guidato fin dall’inizio nella sua scelta di intraprendere la carriera di scienziato decise di non brevettare il vaccino, lasciando a disposizione di tutti la sua scoperta.

Poco dopo l’annuncio del 12 aprile, a un giornalista che in un’intervista televisiva gli chiedeva il perché di questa decisione, Salk risponde senza esitazioni  “Il brevetto del vaccino contro la poliomielite appartiene alla gente, si può forse brevettare il sole?

Jonas Edward Salk su Wikipedia

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