Viaggio nei falsi miti della cucina italiana
Denominazione di Origine Inventata, l'appuntamento con Alberto Grandi a Sirmione. Ne parla il Corriere della Sera
“La cucina italiana per come ce la raccontiamo non esiste: la cucina e la sua reputazione sono reali, tuttavia non sono frutto di tradizioni centenarie ma sono figlie del boom economico». Con queste parole il mantovano Alberto Grandi, professore associato di Storia del cibo all’Università di Parma, ha presentato il suo ultimo libro La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici, scritto insieme a Daniele Soffiati, di cui si parlerà nel corso dell’incontro che si terrà venerdì alle 18 nel ristorante Casa dei Pescatori, a Sirmione.
Nel corso della conferenza, promossa dal Comune, Grandi sarà intervistato dal giornalista Alessandro Colombo. Grandi e Soffiati sono autori dell’ormai famoso podcast DOI – Denominazione di Origine Inventata, che smaschera le fake news della cucina italiana. «Sono reduce da una conferenza sul tiramisù, uno dei dolci che, senza il boom economico, il frigorifero, il mascarpone e i Pavesini acquistabili nei supermercati, semplicemente non potrebbe esistere – spiega Grandi – si tratta di un prodotto moderno: Io stesso vale per la carbonara e la pizza, figlia di un benessere che prima non c’era». Dall’estero sono arrivati nuovi ingredienti mentre i frigoriferi e i nuovi sistemi di conservazione hanno migliorato le materie prime: «La dieta mediterranea è un’invenzione frutto del boom economico, premesso che nessuno in Italia ha mai mangiato seguendo tale regime alimentare. I nostri prodotti storici sono il grasso di maiale, la farina di castagne e di mais, il vino era scarsissimo, l’olio d’oliva non c’era mai perché costava troppo»[…]”
Leggi l’articolo completo di Giovanni Vigna sul Corriere della Sera
La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici
