L’uomo è antiquato
di Günther Anders
L’uomo è antiquato.
Vol.1: considerazioni sull’anima nell’epoca della seconda rivoluzione industriale
di Günther Anders
Bollati Boringhieri 2007
In questo saggio del 1956 il filosofo Günther Anders indaga il concetto di “vergogna prometeica”, che definisce la subalternità dell’uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso create, illustrando il paradosso insito nel senso di “dislivello”, di non-sincronicità, tra l’uomo e i suoi prodotti meccanici che lo oltrepassano per efficienza e razionalità facendolo apparire antiquato.
La rivalità tra uomo e macchina nasce dal fatto che quest’ultima è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici e possiede una sorta di eternità che agli umani è negata.
I Consigli di lettura della Biblioteca Comunale di Sirmione