Un tuffo nella preistoria
Ph. Stefano Papetti, Premio Sirmione per la Fotografia 2010
Sirmione si trova al centro dell’area delle palafitte gardesane, una zona di grande rilevanza archeologica che ha restituito negli anni numerosi reperti relativi ad insediamenti preistorici.
Dalla punta della penisola, nelle giornate limpide, è possibile vedere, in un raggio di circa 10 km, tutte le località che durante il II millennio a.C. ospitavano gli abitati palafitticoli del lago: da San Felice sulla costa lombarda, fino a Garda sulla costa veronese. Insediamenti di questo tipo sono presenti anche nell’intero entroterra gardesano e nei bacini morenici.
La maggior parte di questi insediamenti sono oggi sommersi e, proprio queste specifiche condizioni, hanno permesso la conservazione di materiali organici come legno e tessuti, consentendo agli archeologi di ottenere preziose informazioni su agricoltura, allevamento, abitazioni e vita sociale delle antiche popolazioni dell’epoca: un periodo lungo oltre quattro millenni, che va dal dal 5000 al 500 a.C.
Le palafitte gardesane si inseriscono nel più ampio contesto dei siti palafitticoli del nord Italia (19 insediamenti) e dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino: 111 antichi villaggi che si estendono su 5 nazioni, dalla Francia alla Slovenia e che dal 2011 fanno parte del patrimonio mondiale UNESCO.
Il sito palafitticolo di Sirmione
Localizzato nella zona della Lugana Vecchia, attualmente Colombare, il sito è stato studiato fin dal 1996 e ha permesso di rilevare i resti delle palafitte a 100 metri dalla linea di costa, con pali di legno di quercia, olmo e cerro. Alcuni materiali erano già stati recuperati fin dal 1976, con notevole ricchezza e varietà di bronzi, rame e pietre, riconducibili a un deposito di fonderia. Altre analisi sul legno delle palafitte, effettuate nel 2006, hanno permesso di datarle intorno al XVII secolo a.C.
Il Museo Archeologico di Sirmione, all’interno dell’area archeologica delle Grotte di Catullo, aperto al pubblico dal 1999, raccoglie le testimonianze della storia più antica della città, tra cui gli oggetti recuperati nelle palafitte sommerse lungo le coste della penisola, tra l’Oasi San Francesco e Maraschina, passando per Porto Galeazzi e Lugana Vecchia.
Altri musei e siti palafitticoli nelle vicinanze
(20 minuti in auto da Sirmione)
Conserva testimonianze archeologiche provenienti dal territorio di Desenzano del Garda e delle aree circostanti. Il cuore dell’allestimento è rappresentato dai materiali rinvenuti nei siti palafitticoli dalla Polada e del Lavagnone, tra i quali spicca uno straordinario aratro in legno risalente all’età del Bronzo.
(40 minuti in auto da Sirmione)
Raccoglie le testimonianze preistoriche che hanno caratterizzato l’intera Valtenesi, tra le quali sono presenti reperti provenienti dal sito palafitticolo di San Sivino di Manerba
(40 minuti in auto da Sirmione)
Conserva testimonianze storiche e preistoriche delle comunità umane della Valle Sabbia e dell’area gardesana occidentale. Il percorso espositivo si concentra sui principali rinvenimenti nell’area, come il complesso di Monte Covolo e gli straordinari abitati palafitticoli dell’età del Bronzo del Lucone di Polpenazze.
(50 minuti in auto da Sirmione)
Nella sezione preistorica conserva reperti provenienti da oltre 20 insediamenti palafitticoli dell’area del lago di Garda e della pianura veronese tra i quali quelli provenienti dai siti palafitticoli di Peschiera del Garda: Belvedere e Frassino.
(60 minuti in auto da Sirmione)
La sezione preistorica conserva reperti provenienti dall’abitato preistorico di Bande e vanta una ricca collezione di tavolette enigmatiche.
(1 ora e 20 minuti in auto da Sirmione)
La sezione archeologica ospita numerosi reperti risalenti al paleolitico medio e oggetti di grande interesse provenienti dal sito palafitticolo del Lago di Ledro.
(1 ora e 40 minuti in auto da Sirmione)
Il museo espone parte dei raffinati prodotti artigianali del villaggio palafitticolo di Molina di Ledro: uno dei più importanti dell’intero arco alpino.