Piero Cavellini, l’amico dell’arte che ha camminato con Sirmione

Con lui la nostra città ha imparato a guardare all'espressione artistica come luogo di dialogo e risveglio delle coscienze

Pubblicato il: 6 Novembre 2025

Con tristezza e gratitudine ricordiamo Piero Cavellini, figura centrale dell’arte contemporanea bresciana.
Nato nel 1946, è stato gallerista, editore, curatore, scrittore e docente, dedicando la vita alla sperimentazione e alla diffusione di una coscienza artistica capace di dialogare con il mondo. La sua visione dell’arte, intesa come espressione vitale della cultura e mezzo per risvegliare le coscienze ha segnato intere generazioni e lasciato un’eredità profonda.

Il legame con Sirmione e la public art

Il Comune di Sirmione ha avuto la fortuna e il piacere di collaborare più volte con Piero Cavellini nell’ambito della rassegna di arte pubblica Pietra & CO – Public Art a Sirmione, Una rassegna che prosegue tuttora e che ha trovato in Cavellini uno degli ispiratori chiave.
Consapevole erede dello spirito innovativo del padre Guglielmo Achille Cavellini, Piero ha portato avanti una concezione dell’arte come gesto pubblico, capace di vivere fuori dai luoghi canonici, immersa nel paesaggio, nella quotidianità, nella comunità.

Nel ricordo di Piero Cavellini risuonano due note di fondo:

  • L’arte vera è coraggio — il coraggio di proporre linguaggi nuovi, aperture, rischi, deviazioni.
  • L’arte è comunità —  un dialogo con la città, con lo spettatore, con il luogo.

Grazie Piero per aver aperto frontiere e per aver creduto in Sirmione come luogo in cui sperimentare, confrontarsi, produrre significato.


Nella galleria: Piero Cavellini a Sirmione in occasione dell’happening “Verso il centenario di GAC”, settembre 2013  

 

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