Maria Callas riuscì a essere icona di bellezza, ma anche di bravura
L'intervista del Giornale di Brescia ad Arianna Galli autrice de "Il Deserto di Milano"
“Ventun anni di parole, scrittura e componimenti. Arianna Galli, bresciana trapiantata a Milano, è poco più che ventenne, ma ha le idee ben chiare: la scrittura è la sua vita e ogni forma di comunicazione ha valenza intellettuale. All’attivo ha già due raccolte poetiche. L’ultima, «ll deserto di Milano» (Edizioni Ensemble, 15 euro), sarà presentata venerdì 8 settembre alle 19 a Sirmione, nella Biblioteca Comunale. L’occasione è il centenario della nascita di Maria Callas, pretesto per parlare della poesia di Galli, ma anche di donna artista tra musica, eleganza, tormento e moda. Con lei dialogherà Francesco Auriola, vice presidente di Pro Loco Sirmione, e l’ingresso è libero.
Arianna: lei è molto giovane ed è già poetessa…
Non solo. Sono critica letteraria per una rivista, ma anche pittrice, traduttrice e giornalista di moda.
Un’umanista, insomma.
Vero: cerco di coprire tutta l’arte.
Quando ha scelto la poesia come forma d’arte?
Prestissimo. Ero in seconda elementare. Fu una vocazione. Era qualcosa che avevo dentro, che non potevo reprimere. La vera e propria scelta però è avvenuta con la maturità. I miei genitori mi spingevano verso Economia, ma ho scelto di fare un salto coraggioso per dedicare tutto il mio tempo alla scrittura.
L’ultima raccolta è «Il deserto di Milano». Ce ne parla?
Ho cercato di fondere tre modalità di comunicazione: cinema, moda e poesia. L’ho fatto attraverso una scrittura che riprende le regole delle sceneggiature di Hollywood. Ogni poesia è una scena con personaggi e azioni, visioni e odori. È molto sensoriale.
Leggi l’intervista completa ad Arianna Galli sul Giornale di Brescia