La poetica di Martin Parr

Pubblicato il: 12 Marzo 2024 Questo articolo ha più di 6 mesi

Martin Parr è un cronista dei nostri tempi. Di fronte al flusso sempre crescente di immagini diffuse dai media, le sue fotografie ci offrono l’opportunità di vedere il mondo dalla sua prospettiva unica.
A prima vista, le sue fotografie sembrano esagerate o addirittura grottesche. I motivi scelti sono strani, i colori sgargianti e le prospettive insolite. Il termine usato da Parr per indicare lo strapotere delle immagini pubblicate è “propaganda”. Egli contrasta questa propaganda con le sue armi: la critica, la seduzione e l’umorismo.
Di conseguenza, le sue fotografie sono originali e divertenti, accessibili e comprensibili. Ma allo stesso tempo ci mostrano in modo penetrante come viviamo, come ci presentiamo agli altri e cosa apprezziamo. Tempo libero, consumo e comunicazione sono i concetti che il fotografo britannico ricerca ormai da decenni nei suoi viaggi in giro per il mondo. Nel corso di questo lavoro, esamina le caratteristiche nazionali ed i fenomeni internazionali per scoprire quanto siano validi come simboli che aiuteranno le generazioni future a comprendere le nostre peculiarità culturali. Parr ci permette di vedere cose che ci sembravano familiari in un modo completamente
nuovo. Crea così una propria immagine della società, che consente di coniugare l’analisi dei segni visibili della globalizzazione con esperienze visive insolite. Nelle sue foto, Parr accosta immagini specifiche a immagini universali senza risolvere le contraddizioni. Le caratteristiche individuali sono accettate e le eccentricità vengono valorizzate.
I temi selezionati da Parr e il modo inimitabile con cui li tratta lo contraddistinguono come fotografo il cui lavoro prevede un’ampia produzione in serie. Parte della sua strategia insolita è quella di presentare e pubblicare le stesse foto nel contesto della fotografia d’arte, in mostre e libri d’arte, nonché nei campi correlati della pubblicità e del giornalismo. In questo modo trascende la tradizionale separazione dei diversi tipi di fotografia. Grazie a questo approccio integrato, così come al suo stile e alla scelta dei temi, è stato a lungo un modello per le giovani generazioni di fotografi.
Martin Parr sensibilizza il nostro subconscio: una volta viste le sue fotografie, continuiamo a scoprire queste immagini più volte nella nostra vita quotidiana e ad indentificarci in esse. L’umorismo di queste fotografie ci fa ridere di noi stessi, con un senso di riconoscimento e liberazione.

Thomas Weski

© Martin Parr, ITALY, Lake Garda, Sirmione, 1999
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